La VSA si concentra su quattro temi principali della politica ambientale, definisce requisiti precisi e fornisce servizi concreti nell’ottica di migliorare la situazione.
Occorre aumentare nettamente l’eliminazione dell’azoto negli impianti di depurazione delle acque di scarico in Svizzera rispetto all’attuale 52%. Si riuscirà così a garantire una migliore protezione dei corpi idrici e nel contempo si potranno ridurre in modo significativo le emissioni di ossido di azoto (forte gas serra) dagli impianti di depurazione delle acque di scarico. «Per noi è importante trovare soluzioni con il miglior rapporto possibile costi/benefici», spiega il presidente della VSA, Heinz Habegger. Gli impianti di depurazione delle acque di scarico che causano problemi ai corpi idrici dovuti a insufficienti rapporti di diluizione dovrebbero essere potenziati con un ulteriore stadio di trattamento per eliminare i microinquinanti. Al tempo stesso, si dovrebbe garantire che il finanziamento venga effettuato secondo il principio di causalità («chi inquina, paga»).
La VSA richiede che vengano attuate misure alla fonte e, ove possibile, l’economia circolare, poiché non tutte le sostanze critiche possono essere risolte con misure «end-of-pipe», ossia di fine ciclo. Inoltre, andrebbe modificato il processo di autorizzazione: il produttore deve dimostrare che il suo prodotto si trasforma entro un lasso di tempo ragionevole in sostanze biodegradabili non nocive e che non si accumula nell’ambiente.
«La nostra legislazione è buona, ma spesso manca un’applicazione coerente», riassume Habegger. Pertanto, la VSA chiede che il legislatore applichi con coerenza le leggi vigenti. A tal fine si dovrebbe studiare un sistema di malus in caso di mancata applicazione delle norme sulla protezione delle acque. Occorre inoltre promuovere una consulenza indipendente sull’uso dei pesticidi.
La VSA ritiene di dover intervenire per la riduzione delle perdite di nutrienti e chiede che entro il 2030 l’agricoltura riduca almeno del 15% le perdite di azoto e almeno del 20% quelle di fosforo. In seguito, i percorsi di riduzione dovrebbero proseguire fino al raggiungimento degli obiettivi ambientali per l’agricoltura.
Nel suo ruolo di punto di contatto e di servizio centrale la VSA contribuisce a far sì che la pianificazione degli insediamenti rispettosa dell’acqua e la realizzazione di infrastrutture blu e verdi diventino lo standard in Svizzera e che la «buona prassi» arrivi fin nei Comuni. La gestione delle acque sostiene l’attuazione di tutte le misure di pianificazione degli insediamenti rispettosi delle risorse idriche. Le aspettative del presidente della VSA, Habegger, nei confronti del legislatore sono concrete: «La Confederazione dovrebbe creare le condizioni quadro adeguate e garantire che alcune misure possano essere finanziate attraverso le tasse sulle acque di scarico, il che ci consentirebbe una più rapida attuazione delle misure».
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