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01. dicembre 2021

Consiglio nazionale

Un ulteriore stadio di depurazione per circa 100 IDA

Non tutti i 740 impianti di depurazione delle acque di scarico (IDA) in Svizzera devono essere potenziati con un ulteriore stadio di depurazione, ma solo quelli che superano i valori limite nelle condotte di scarico. Lo ha deciso il Consiglio nazionale il 30 novembre. La VSA accoglie favorevolmente questa decisione.

Non tutti i 740 impianti di depurazione delle acque di scarico (IDA) in Svizzera devono essere potenziati con un ulteriore stadio di depurazione, ma solo quelli che superano i valori limite nelle condotte di scarico. Martedì 30 novembre 2021, il Consiglio nazionale ha dato seguito senza discussioni a una proposta di compromesso in tal senso del Consiglio degli Stati. In origine la Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale (CET-N) aveva richiesto in una mozione misure volte ad eliminare i microinquinanti da tutti gli IDA. Anche il Consiglio federale aveva espresso parere contrario. Con la soluzione adottata, gli impianti ancora interessati dalla disposizione sono ora circa 100. Anche il Consiglio federale condivide la decisione.

I microinquinanti compromettono la qualità dei corsi d’acqua. La VSA accoglie quindi anche la riduzione dell’immissione di sostanze. L’attuazione in corso del potenziamento degli IDA (4° stadio di depurazione) in almeno 130 IDA entro il 2040 consente di risolvere il problema della qualità dei corsi d’acqua di grande e media entità.

L’obiettivo deve essere quello di rispettare in tutti i corsi d’acqua almeno il valore limite introdotto nel mese di aprile 2020 per i pesticidi problematici e alcuni medicamenti. Gli IDA che non riescono a rispettare i valori richiesti devono essere potenziati o dismessi. La VSA è favorevole a questa strategia. Per questo motivo il settore è anche disposto ad aumentare, ove ragionevole, la capacità depurativa di altri IDA per offrire un ulteriore contributo alla protezione delle acque sotterranee e all’approvvigionamento sostenibile dell’acqua potabile.

Efficace proposta di compromesso

La VSA accoglie favorevolmente la proposta di compromesso approvata dal Consiglio degli Stati. Un potenziamento degli IDA su tutto il territorio nazionale non sarebbe efficace né sostenibile dal punto di vista finanziario. Con questa decisione diventa più importante adottare anche in ambito agricolo misure volte a ridurre le immissioni di azoto e pesticidi nelle sensibili acque sotterranee. Potenziando gli IDA non si risolve il problema dell’inquinamento dell’acqua potabile, ma indubbiamente si fornisce un contributo prezioso alla protezione delle acque.

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