L'attuale inquinamento dell'acqua potabile, dei corpi idrici, del suolo e dell'aria dovuto a pesticidi e nutrienti in eccesso è enorme. Gli obiettivi della risoluzione parlamentare (Iv.pa. 19.475) sono chiari: le acque superficiali, così come le acque sotterranee e l'acqua potabile devono essere protette dall'eccessiva fertilizzazione e dalla contaminazione da pesticidi. Entro il 2027 i rischi associati all'uso di pesticidi devono essere ridotti del 50 per cento e opportunamente anche gli apporti di nutrienti.
Fin dall'inizio la VSA ha sostenuto la Iv.pa. 19.475 per una migliore protezione dei corpi idrici da eccessi di nutrienti e pesticidi provenienti dall'agricoltura. Stefan Hasler, direttore di VSA, afferma con chiarezza che le misure vanno nella giusta direzione: «Accogliamo molto favorevolmente i due percorsi di riduzione di nutrienti e pesticidi. Riteniamo che il percorso di riduzione vincolante per l'azoto sia assolutamente necessario». Sarebbe utile anche introdurre sistemi informativi centrali sulla gestione dei nutrienti e sull'uso dei pesticidi.
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La VSA ritiene necessaria oltre che realistica la prevista riduzione delle perdite di azoto e fosforo almeno del 20% rispetto al valore medio degli anni dal 2014 al 2016. Tuttavia, per poter soddisfare gli Obiettivi ambientali Agricoltura che sono in vigore dal 2008, per l’azoto è necessaria una riduzione di oltre il 30%. Gli obiettivi ambientali stabiliscono che le immissioni di azoto nei corpi idrici devono essere ridotte del 50% rispetto al 1985 e che nelle acque sotterranee deve essere rispettato il valore limite di 25 mg/l di nitrati. Pertanto, la riduzione dovrà continuare anche dopo il 2030 per raggiungere gli obiettivi ambientali per l'agricoltura. «Nel caso in cui gli obiettivi fissati non vengano raggiunti, devono essere definite misure correttive obbligatorie», continua Stefan Hasler.
Le esperte e gli esperti dell'acqua VSA accolgono favorevolmente i requisiti piĂą severi per l'autorizzazione dei pesticidi. Tuttavia, si deve ridurre anche il rischio per gli habitat quasi naturali, secondo il testo della legge (art. 6. LAgr). Il rischio per gli organismi non bersaglio come gli anfibi, le api, ecc. deve quindi essere valutato e preso in considerazione non solo in aree quasi naturali ma in tutte le aree. A tal fine la VSA richiede una valutazione del potenziale di rischio per gli organismi non bersaglio e la sua inclusione nella Prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER).
In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei rischi e della quantità di pesticidi, sono necessarie - come per i nutrienti - misure correttive vincolanti, quali la tassa di incentivazione sui pesticidi già collaudata a livello internazionale. Secondo Hasler lo studio «Analisi economica dell’uso di pesticidi» di Finger et al. (2016) mostra che una tassa di incentivazione può dare un contributo importante alla riduzione del rischio legato all'uso dei pesticidi. Le tasse di incentivazione stabiliscono incentivi importanti e corretti per il futuro. Non esiste alcuna ragione plausibile, né da un punto di vista ecologico né da un punto di vista economico, che possa essere contrapposta all'introduzione di una tassa di incentivazione. La prima misura correttiva potrebbe essere l'abolizione dell'aliquota IVA ridotta sui mezzi di produzione. Gli esperti della VSA ritengono estremamente incoerente l'attuale aliquota IVA ridotta sui pesticidi.
Il paesaggio agricolo presenta una fitta rete di sentieri e strade, il cui drenaggio spesso viene convogliato direttamente nelle acque di superficie. Secondo gli studi attuali, funge quindi da corto circuito idraulico e da involontario percorso di trasporto di pesticidi. Per poter garantire e provare l'efficacia delle misure di riduzione del rischio è necessario integrare la riduzione del trasporto mediante cortocircuiti idraulici.
Le misure possono essere efficaci solo se attuate in modo coerente. Questo richiede una efficiente possibilità di controllo, ma non è il caso attuale. I cantoni non hanno capacità sufficienti per controllare con efficacia ed efficienza tutte queste complesse prescrizioni. Permane l’urgente necessità di misure per sostenere i cantoni nell'attuazione di queste importanti misure, in modo che non degenerino in un grande bluff
Alla fine di aprile il Consiglio federale ha aperto la consultazione sul piano di misure che mira a una migliore protezione dell'acqua in Svizzera. Il «Piano di misure Acqua pulita» contiene un pacchetto di ordinanze agricole inerenti all'iniziativa parlamentare «Riduzione dei rischi associati all'uso di pesticidi». La consultazione sul secondo pacchetto del piano di misure del Consiglio federale con le modifiche previste dell'ordinanza sulla protezione delle acque seguirà in novembre.
In veste di organizzazione per la protezione delle acque, la VSA si concentra sui ambiti «Ridurre il rischio associato all'uso di pesticidi» e «Perdite di nutrienti» La presa di posizione completa della VSA sarà disponibile in tedesco a partire dal 18 agosto sul sito web VSA.
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