Il sistema modulare graduale (SMG)
Dopo la sua introduzione, questa serie di metodi è stata via via ampliata e oggi arriva a coprire diversi parametri biologici, chimici e fisico-chimici dei fiumi. Include anche i primi metodi per la valutazione dello stato dei laghi. I moduli SMG sono disponibili sul sito web dedicato (www.modul-stufen-konzept.ch), una piattaforma contenente un’ampia selezione di metodi che rivestono importanza fondamentale per il monitoraggio di laghi e corsi d’acqua in Svizzera. Il sito fornisce inoltre uno strumento di ricerca con cui selezionare il metodo appropriato a seconda del tipo di acque, del parametro da analizzare e dell’obiettivo (valutazione dello stato o identificazione delle cause e controllo dell’efficacia).
Obiettivi del sistema SMG
L’obiettivo principale del sistema SMG è quello di proporre metodi standardizzati per la valutazione dei corsi d’acqua conformemente alla legislazione sulla protezione delle acque. Tali metodi consentono:
1) l’individuazione dei deficit in conformità con gli allegati 1 e 2 dell’OPAc,
2) l’individuazione delle cause dei deficit e di misure adeguate e
3) il controllo dell’efficacia delle misure realizzate.
Così, in collaborazione con i Cantoni, con l’Eawag e con servizi ambientali specializzati, sono stati elaborati diversi aiuti all’esecuzione che sono stati pubblicati dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) e che concretizzano i requisiti previsti dal diritto ambientale vigente. Ulteriori metodi di valutazione completano l’offerta disponibile sul sito web SMG sotto forma di relazioni di esperti, raccomandazioni, ma anche rapporti su progetti e articoli scientifici, ad esempio sul tema della valutazione della biodiversità , del DNA ambientale o del cambiamento climatico.
Gli indici biologici del sistema SMG nell’applicazione pratica
I metodi descritti nei moduli «biologici» sono attualmente adottati su larga scala nei programmi di monitoraggio nazionali come il programma di Osservazione nazionale della qualità delle acque superficiali (NAWA), il monitoraggio della biodiversità in Svizzera (BDM), il controllo dell’efficacia delle misure di rivitalizzazione dei fiumi e i vari programmi di monitoraggio cantonali. Le esperienze maturate con l’applicazione di questi metodi hanno confermato l’elevato beneficio da essi apportato, ma hanno anche messo in evidenza un certo numero di deficit e la necessità di rivedere/adeguare alcuni di questi moduli.
Ad esempio, la revisione del modulo Macrozoobenthos nel 2019 ha portato, tra l’altro, a correggere la valutazione in base al tipo di corpo idrico e a tenere maggiormente in considerazione i fattori antropici (ad es. lo stato ecomorfologico o l’agricoltura nel bacino gravitante). Questo modulo può essere utilizzato per calcolare gli indici IBCH (valutazione generale dello stato dei corsi d’acqua basata sulla fauna invertebrata) e SPEAR (valutazione delle ripercussioni dei pesticidi sulle popolazioni di invertebrati bentonici). Un altro esempio è l’adattamento del modulo Pesci, che sarà pubblicato all’inizio del 2025, che terrà conto degli effetti del cambiamento climatico e sarà applicabile a un maggior numero di tipi di corpi idrici. Anche la pubblicazione della versione definitiva del modulo Macrofite è prevista per il 2025.
Sfide per il sistema SMG
Il cambiamento climatico determina variazioni nella composizione delle popolazioni biotiche e influisce quindi sui metodi di valutazione biologici basati su diversi gruppi di organismi come macrozoobenthos, pesci, diatomee o piante acquatiche. I metodi di valutazione biologica previsti dal sistema SMG continueranno ad essere rilevanti anche in futuro? Gli scienziati dell’Eawag hanno ricevuto dall’UFAM l’incarico di approfondire la questione per il modulo Macrozoobenthos. Dallo studio è emerso che il riscaldamento globale modificherà la composizione del macrozoobenthos, ma che il modulo rimane comunque valido anche in considerazione di un aumento realistico della temperatura in questo secolo e che consentirà pertanto di valutare la qualità delle acque anche nei prossimi decenni.
Anche le specie esotiche invasive possono avere un impatto rilevante sugli ecosistemi acquatici. Queste specie dovrebbero forse essere incluse nei moduli SMG? Attualmente, nell’ambito del modulo Macrozoobenthos viene rilevato il numero di specie di neozoi, del quale non si tiene però conto nel calcolo dell’indice IBCH. Nel modulo Macrofite, le neofite sono prese in considerazione nella valutazione: la percentuale relativa della superficie occupata dalle neofite è valutata come malus e il fiume non deve ospitare neofite per raggiungere uno stato molto buono. Nella nuova versione del modulo Pesci, le specie non autoctone sono invece prese in considerazione nella valutazione del sotto-obiettivo «Composizione delle specie tipica della stazione».
In futuro sarà assolutamente necessario adeguare i metodi di valutazione del sistema SMG all’evoluzione degli habitat acquatici (migrazione di specie esotiche, cambiamenti dovuti al riscaldamento globale ecc.) se si vuole garantire la sostenibilità di tali metodi. La collaborazione con gli scienziati nel settore delle acque, in particolare attraverso lo scambio annuale con vari istituti di ricerca, è di fondamentale importanza per integrare le ultime conoscenze nei vari moduli del sistema SMG e anche per offrire e verificare nuovi metodi, come il DNA ambientale, nell’ambito del sistema SMG.
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