Oltre al rapporto (la raccomandazione vera e propria su come procedere), il lavoro comprende uno strumento Excel interattivo con le istruzioni allegate al rapporto. L’obiettivo della raccomandazione è valutare lo stato di un processo di digestione o co-fermentazione negli IDA comunali. Attraverso una semplice procedura passo-passo o con lo strumento Excel molto dettagliato è possibile confrontare i dati d’esercizio con i parametri ordinari. Si può così valutare se l’impianto di digestione o co-fermentazione è gestito al meglio in termini di produzione di metano, stabilità operativa ecc. Ne risultano proposte di ottimizzazione per il sistema di misura o per il processo stesso.
Nella raccomandazione viene considerato sistema di digestione o co-fermentazione il settore all’interno della linea rossa nello schema seguente:
Dal momento che i dati operativi costituiscono la base per tutte le analisi e i calcoli degli indici, il piano di misurazione e analisi deve essere adatto per l’esercizio dell’impianto. Solo un sistema di misurazione e analisi ottimizzato permette di valutare in modo ragionevole lo stato effettivo dell’impianto. Di conseguenza, prima di valutare lo stato effettivo dell’impianto in una fase successiva, si rilasciano le raccomandazioni relative al sistema di misura. In presenza di uno stato effettivo ottimale, gli strumenti rilevano eventuali capacità libere (riserve di prestazione) dell’impianto. Se sono presenti delle riserve, è possibile valutare se ricevere (ulteriori) co-substrati. Oltre ai criteri tecnici, si affrontano anche temi quali esercizio e logistica, energia, ecologia, diritto ed economia. Considerando tutti questi aspetti, un’azienda potrà decidere se è opportuno ricevere un determinato co-substrato.
I dati d’esercizio generalmente disponibili sull’impianto di digestione e co-fermentazione di un IDA sono troppo poco dettagliati per poter impiegare analisi e modelli dinamici. Di conseguenza questa raccomandazione si limita alla valutazione in condizioni stazionarie (ipotizzando che, nel caso ideale, nel processo non si verifichino variabilità temporali). Grazie a questa considerazione stazionaria la raccomandazione è utile per la pianificazione strategica dell’azienda. È possibile, ad esempio, valutare se il funzionamento momentaneo consente un (ulteriore) co-substrato o se ciò sovraccaricherebbe il sistema. A seconda del co-substrato si potrebbero inoltre verificare anche effetti inibenti. Gli strumenti di questa raccomandazione permettono di chiarire anche questi aspetti. Viene inoltre mostrato che l’accettazione di determinati co-substrati comporterebbe effetti collaterali, come ad esempio un maggior carico della depurazione biologica di un IDA dovuto ai maggiori riflussi di azoto. Si deve considerare anche questo aspetto per evidenziare i criteri decisionali energetici e finanziari oltre a quelli concernenti la procedura tecnica.
La protezione delle acque è il mandato principale nonché attività centrale dell’impianto di depurazione. Quale valorizzazione energetica secondaria e per la generazione di energia dalle acque di scarico, anche la digestione vi fa indubbiamente parte. L’impiego di co-substrati può essere ragionevole per esaurire le riserve di prestazioni e dovrebbe essere apprezzato come offerta nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti industriali. Occorre tuttavia tenere conto di diverse condizioni quadro. Sicuramente la valorizzazione di co-substrati deve restare un’attività accessoria dell’azienda, con copertura dei costi.
Questa raccomandazione VSA offre informazioni e strumenti utili per valutare il processo di fermentazione e co-digestione sia che l’IDA prenda in considerazione la valorizzazione dei co-substrati, la esegua già o abbia un impianto di sola digestione.
La raccomandazione è disponibile in bozza, è attualmente in fase di traduzione e passerà successivamente alla procedura di consultazione. La pubblicazione è prevista per l’anno prossimo.
Le due mozioni «Misure volte a eliminare i microinquinanti da tutti gli impianti di depurazione delle acque di scarico» e «Riduzione delle immissioni di azoto provenienti dagli impianti di depurazione delle acque di scarico» riguardano direttamente il CC Depurazione delle acque. L’UFAM deve presentare possibili proposte attuative in tempi relativamente brevi. La VSA mantiene contatti diretti e cercherà di raccogliere e presentare gli interessi del CC in formati idonei.
Ulteriori informazioni sul CC Depurazione delle acque sono disponibili all’indirizzo https://vsa.ch/it/dipartimenti-cc/depurazione-delle-acque/. Il centro di competenza è diretto da Christian Abegglen.
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