Negli ultimi 60 anni, tutti abbiamo svolto un buon lavoro per le acque di scarico e mantenere il livello raggiunto richiede ora un grande impegno. Eppure.... il nostro settore non è forse diventato un po’ noioso? A parte il quarto stadio di depurazione, negli ultimi 20 anni non ci sono state grosse novità . Spesso si realizzano miglioramenti o potenziamenti, ma senza veramente innovare. Le reti esistenti vengono rinnovate, ma la tipologia è sempre la stessa; i piani generali di smaltimento delle acque esistenti da 20 anni vengono semplicemente adattati.
Sono convinto che possiamo incrementare l’attrattiva del settore svizzero dello smaltimento delle acque urbane attraverso il suo standard di qualità , l’affidabilità , valide scuole universitarie e università per giovani professionisti. A tal fine, tuttavia, i responsabili con potere decisionale devono avere il coraggio di attuare progetti all’avanguardia, ad esempio strutturando una regione con sistemi decentrati, oppure realizzando singoli quartieri con soluzioni tipiche delle città spugna.
Questi progetti pionieristici, che abbinano l’acqua «emozionale» a tematiche quali il cambiamento climatico o il declino delle specie, susciterebbero l’interesse dei giovani professionisti e sarebbero più preziosi di una campagna di comunicazione in grande stile.
Cosa ne pensate?
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