Eppure la Giornata mondiale dell’acqua è importante anche per la Svizzera: essa si riferisce infatti all’attuazione dell’«Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile» e agli obiettivi previsti nell’agenda. E qui la Svizzera deve riguadagnare terreno: il 60% delle specie di pesci e il 70% degli anfibi sono sulla Lista Rossa; il 60% delle piante acquatiche sono minacciate. I motivi sono noti: distruzione degli habitat originali (zone golenali, paludi, sorgenti), carichi eccessivi di sostanze nutritive e pesticidi etc.
Il conseguente impoverimento della biodiversità non è conciliabile con gli obiettivi dell’Agenda 2030. In tutto il mondo cresce la consapevolezza che, praticando un’agricoltura intensiva, stiamo distruggendo la nostra base vitale (parola chiave: moria di insetti).
Anche noi in Svizzera dobbiamo attivarci per una pratica agricola meno intensiva. Solo così l’inquinamento delle acque potrà tornare a una misura sostenibile e noi potremo lasciare più spazio alle acque per permettere loro di recuperare il proprio dinamismo naturale.
Certo, una tale agricoltura sostenibile ha il proprio prezzo: dovremo, ad es., mangiare meno carne. Dovremo tornare ad abituarci a frutta e verdura di apparenza non perfetta. Ma se serve per avere acque pulite e vitali con la loro insostituibile biodiversitĂ , ne vale sicuramente la pena!
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