Il 18 agosto 2021 è scaduto il termine per la procedura di consultazione relativa a un pacchetto di ordinanze agricole nell’ambito del «piano di misure per un’acqua pulita» lanciato dal Consiglio federale. La SSIGA ha presentato la propria posizione in merito. Il piano di misure concretizza la legge federale approvata a grande maggioranza nella sessione primaverile 2021 sulla riduzione dei rischi associati all’impiego di pesticidi.
Tramite l’ordinanza sui pagamenti diretti si vogliono motivare le aziende agricole a rinunciare all’impiego di undici principi attivi «con potenziale di rischio elevato». Solo chi non impiegherà più alcuno di questi principi attivi continuerà a ricevere i pagamenti diretti. Nell’ordinanza è stato definito anche un obiettivo di riduzione quantitativo per le perdite di sostanze nutritive: in concreto, le perdite di azoto e fosforo dovranno essere ridotte del 20 per cento entro il 2030. I pareri espressi dall’industria agraria e dall’Unione dei Contadini in merito alle misure moderate e per gran parte volontarie previste nell’ordinanza sui pagamenti diretti fanno presagire che la strada per un’«acqua pulita» sarà in salita e non è chiaro se gli obiettivi, indubbiamente poco ambiziosi, potranno effettivamente essere raggiunti.
Tocca quindi ora al Consiglio federale restare fermo e non annacquare le modifiche di legge deliberate dal Parlamento. Nell’ambito del secondo pacchetto di misure è necessario integrare nell’ordinanza sulla protezione delle acque misure vincolanti e obbligatorie e meccanismi sanzionatori. Nota bene: la legge approvata richiede espressamente il rispetto del valore limite di 0,1 microgrammi al litro per i pesticidi e tutti i prodotti di degradazione.
In questo secondo pacchetto, che probabilmente verrà sottoposto a procedura di consultazione in autunno, dovranno essere definite tra l’altro misure concrete nei settori di alimentazione delle captazioni di acqua potabile. In caso di superamenti dei valori limite in questi territori, la legge prevede restrizioni d’uso fino a un divieto di omologazione per determinati pesticidi.
Solo con una combinazione tra incentivi finanziari, obiettivi vincolanti e misure obbligatorie sarĂ possibile continuare anche in futuro a fornire alla popolazione svizzera acqua potabile come prodotto naturale di alta qualitĂ e in quantitĂ sufficiente.
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