L’USAV approva la revisione della direttiva W12

Le presenti linee direttive elaborate dalla SSIGA coprono tutti i settori del controllo autonomo prescritto dal diritto sulle derrate alimentari ed eseguito dalle aziende dell’acqua potabile. Oltre alle prescrizioni concernenti il rispetto di buone prassi procedurali e l’analisi dei rischi secondo i principi HACCP, esse comprendono anche norme relative ad altri ambiti del controllo della qualità quali l’organizzazione, le responsabilità e la documentazione aziendale. Le linee direttive semplificano in tal modo ai responsabili delle aziende dell’acqua potabile la corretta protezione igienica delle derrate alimentari nella propria azienda. Quando un’azienda dell’acqua potabile esegue il controllo autonomo attenendosi alle presenti linee direttive, attesta la sua buona prassi procedurale e l’applicazione di un metodo per l’identificazione, la valutazione e il controllo dei pericoli rilevanti per la sicurezza dell’acqua potabile. Essa dimostra agli organi di controllo ufficiali l’osservanza dei corrispondenti requisiti previsti dal diritto in materia di derrate alimentari.

Le linee direttive comprendono l’ambito di responsabilità dell’azienda dell’acqua potabile, dall’estrazione dell’acqua fino alla fornitura ai proprietari di immobili. Le avvertenze relative agli impianti domestici si limitano alle condizioni che possono avere ripercussioni dirette sull’azienda pubblica dell’acqua potabile.

Nel dicembre 2016 è stata approvata per la prima volta dall’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria la prima versione delle Linee direttive per una buona prassi procedurale nelle aziende dell’acqua potabile (W12). Dal lancio della W12, la SSIGA offre più volte all’anno proposte di formazione organizzate in corsi di due giorni. D’ora in avanti i contenuti delle linee direttive BPP saranno approfonditi in modo esplicito nel corso di formazione «Fontaniere». Anche nel corso «Sorvegliante delle acque» verrà affrontata l’attuazione del controllo autonomo in riferimento alla W12.

Le linee direttive sono state rivedute in base ai riscontri sia degli utenti delle aziende dell’acqua potabile che dei docenti e dei partecipanti ai corsi W12. I contenuti attuali sono stati esaminati e sono state aggiunte nuove indicazioni sulla valutazione di ulteriori metodi di trattamento. Grazie alle integrazioni apportate, la W12 è ora applicabile non solo ad aziende dell’acqua potabile senza trattamento o con trattamento semplice, bensì anche alle aziende con ulteriori trattamenti a più stadi. A questo scopo sono stati creati i seguenti nuovi moduli:

• Modulo N per la disinfezione con ozono
• Modulo O per il procedimento di adsorbimento filtrazione a letto fisso e filtrazione a carbone attivo
• Modulo P per la miscelazione delle acque per diluizione di sostanze indesiderate
• Modulo Q per l'aerazione (acque a basso contenuto di ossigeno; disacidificazione; rimozione di ferro, manganese...)
• Modulo R per la nanofiltrazione e l’osmosi inversa