Piattaforma per acqua, gas e calore
Il Congresso ÖVGW, tenutosi a Linz il 27 e il 28 aprile 2022, si è concentrato in modo particolare sull’attuazione della direttiva europea sull’acqua potabile e la gestione delle crisi e delle catastrofi. A causa del conflitto in Ucraina e della forte dipendenza dell'Austria dal gas naturale, quest'ultimo elemento ha purtroppo assunto indirettamente un’importanza massiccia anche per l’approvvigionamento idrico.
Per quanto la Svizzera non faccia parte dell’Unione europea e, di conseguenza, non sia tenuta a fare proprie le nuove esigenze risultanti dalla direttiva sull’acqua potabile varata il 16 dicembre 2020, essa lavora comunque a stretto contatto con l’UE. Ne consegue che, attraverso l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV), la maggior parte delle nuove esigenze previste dal diritto europeo verrà incorporata anche nelle normative svizzere sull’acqua potabile e sulle acque per piscine e docce accessibili al pubblico (OPPD). Per quanto concerne la qualità dell’acqua potabile, la Svizzera è già molto più avanti rispetto all'UE. Nel 2017, ad esempio, l’USAV ha approvato la direttiva W12 della SSIGA come linea guida di buona prassi procedurale (BPP) per l’autocontrollo nell’approvvigionamento idrico. Presto la SSIGA presenterà la prima revisione con moduli aggiuntivi. Con il software AQUAPILOT - uno strumento interattivo che guida efficacemente le aziende dell’acqua potabile attraverso il processo del controllo autonomo richiesto per legge conformemente alla direttiva W12 - la SSIGA offre alle aziende dell’acqua potabile la possibilità di attuare il controllo autonomo in modo semplice e con supporto digitale.
Su invito dell’ÖVGW, Rolf Meier (caposettore Acqua alla SSIGA) ha presentato una relazione in merito alle esperienze maturate in Svizzera con l’introduzione della W12. Il pubblico, tra cui anche colleghi austriaci del settore dell’acqua, si è mostrato molto interessato, in particolare nel vedere quanto semplice possa essere l’attuazione e quali sono i fattori di successo decisivi. Guardando indietro si può affermare che sia l’idoneità pratica della W12, che il supporto digitale offerto dal prodotto AQUAPILOT (e altre soluzioni informatiche nel frattempo immesse sul mercato) hanno permesso di migliorare notevolmente l’accettazione della W12 da parte delle aziende dell'acqua potabile. Ma anche il riconoscimento della W12 come direttiva ufficiale del settore da parte dell’USAV ha chiaramente favorito la diffusione di questa direttiva.
Allo stesso tempo, Rolf Meier non ha tralasciato di richiamare l’attenzione sui problemi. Il caso del clorotalonil in Svizzera ha chiaramente mostrato che si è prestata troppa poca attenzione ai microinquinanti e alla loro azione nel settore di alimentazione. In questo ambito è necessario introdurre miglioramenti. In futuro verrà offerto alle aziende dell’acqua potabile un supporto migliore per far fronte a queste minacce, vale a dire la necessità di identificare i pericoli e la valutazione dei rischi. Potenziando la gestione dei rischi nella direttiva W12 in relazione a queste minacce, si intende creare uno strumento pratico e concreto. Infine, dalla discussione che ha fatto seguito alla presentazione è emerso che, con l’imminente attuazione della direttiva UE sull'acqua potabile in Austria, la gestione del rischio nei settori di alimentazione e la protezione preventiva delle risorse sono diventati oggetto di attenzione da parte sia delle autorità , sia delle aziende dell’acqua potabile.
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