Le reti di teleriscaldamento nel campo delle alte temperature esistono in Svizzera da più di 80 anni. Considerate le temperature di mandata di oltre 60 °C, possono essere utilizzate sia per il riscaldamento diretto degli edifici che per il trattamento dell’acqua calda sanitaria.
Negli ultimi anni, alle reti del teleriscaldamento nel campo delle alte temperature si sono aggiunte le reti di teleraffreddamento e le reti anergetiche, che stanno diventando sempre più importanti. Per reti di teleraffreddamento e reti anergetiche si intendono reti termiche con una temperatura di approvvigionamento (mandata) di 30 °C o meno. Pur consentendo il riscaldamento diretto degli edifici (riscaldamento a pavimento), questa temperatura di mandata non permette invece il riscaldamento diretto dell’acqua calda.
Considerato il problema del surriscaldamento globale del clima, in Svizzera si è registrato un aumento notevole dell’impiego delle reti di teleraffreddamento per il raffreddamento degli edifici, in particolare durante i mesi estivi che diventano sempre più caldi.
Per rispondere alla crescente importanza delle reti di teleraffreddamento e delle reti anergetiche in Svizzera, nel luglio 2020 la SSIGA ha messo in vigore la Direttiva F2 che, da una parte, si inserisce nell’attuale regolamentazione del teleriscaldamento della SSIGA e, dall’altra, va a completare le reti termiche collegate alle condotte. La delimitazione tra la direttiva F1 per le reti di teleriscaldamento e la nuova Direttiva F2 è la temperatura di mandata di 30 °C.
In genere le reti di teleraffreddamento e le reti anergetiche vengono concepite in modo tale da compensare il più possibile il fabbisogno di caldo e di freddo degli utenti allacciati. Tuttavia, spesso non è possibile farlo per tutto l’anno. Proprio nei periodi caratterizzati da temperature estreme, ad esempio d’inverno o d’estate, il fabbisogno di calore e di freddo dei clienti non è bilanciato. In tal caso il calore mancante o il calore eccedente viene compensato con uno specchio d’acqua superficiale (laghi, fiumi, ...).
La valida struttura delle Direttive presenti nella Regolamentazione SSIGA – obiettivo, pianificazione, progettazione, costruzione, esercizio e manutenzione – si basa sulle varie esigenze dei destinatari. Si è pertanto deciso di articolare la Direttiva F2 nei quattro capitoli seguenti orientati ai processi.
La prima parte contiene informazioni generali sulla Direttiva. In essa si fa riferimento alle leggi, norme e direttive in vigore. Vengono inoltre definiti i termini e le abbreviazioni utilizzati. Si indicano le qualificazioni richieste per il personale e si esaminano le esigenze relative alla sicurezza sul lavoro. Segue anche una spiegazione della documentazione necessaria e dei requisiti relativi ai sistemi di controllo industriali.
Nella seconda parte vengono trattati tutti gli aspetti delle reti anergetiche dal punto di vista della pianificazione e della progettazione, dalla scelta del tracciato e dei componenti alle tecniche di posa e alla pianificazione dei lavori sotterranei fino alla scelta dei componenti.
Dalla posa delle condutture al controllo delle saldature fino al collaudo, la terza parte della Direttiva contiene informazioni importanti che garantiscono la qualità dell’esecuzione.
La quarta parte della F2 riguarda gli aspetti principali dell’esercizio e della manutenzione delle reti di teleraffreddamento e delle reti anergetiche. I punti fondamentali sono l’organizzazione e la gestione operativa, la gestione delle risorse, l’esercizio, la manutenzione, l’ispezione e la manutenzione ordinaria di reti anergetiche.
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