L’IDA di proprietà del Consorzio Depurazione Acque Lugano e Dintorni (CDALED) e situato nel Comune di Bioggio, è entrato servizio nel 1976. Contemporaneamente all’IDA, concepito per trattare le acque di 120'000 AE, è stato messo in funzione un forno d’incenerimento a letto fluido per l’eliminazione dei fanghi di depurazione.
Nel 1994 l’IDA è stato potenziato ed ampliato, portando la capacità depurativa a 175'000 AE e aggiungendo tra l’altro un processo di filtrazione a sabbia, indispensabile per l’abbattimento intensivo dei fosfati responsabili dell’eutrofizzazione del lago di Lugano.
Nel 2010, a seguito di nuove disposizioni cantonali, è stato dismesso il forno dedicato allo smaltimento dei fanghi; da quella data gli stessi sono trasportati a Giubiasco per il loro smaltimento presso il termovalorizzatore dell’Azienda Cantonale dei rifiuti .
Sul fronte amministrativo va segnalato che nel 2007 il Consorzio si è dotato di una nuova struttura organizzativa. Dai 7 Consorzi di Comuni che gestivano altrettanti settori geografici, si è passati ad un’unica entità amministrativa che gestisce in modo più efficace l’IDA di Bioggio e tutta la rete di canalizzazioni consortili.
Dallo scorso gennaio è stato messo fuori servizio un IDA di medie dimensioni situato nel quartiere di Cadro, allacciando le sue canalizzazioni alla rete del CDALED. Con questo ultimo passo tutte le canalizzazioni gravitanti nei bacini imbriferi dei fiumi Vedeggio e Cassarate sono collegate all’IDA di Bioggio.
Il processo di trattamento acque è composto da una depurazione meccanica classica, seguita da una fase biologica di nitrificazione/denitrificazione e da un trattamento chimico tramite precipitazione simultanea e flocculazione/filtrazione. Quest’ultimo trattamento permette di scaricare le acque depurate nel ricettore naturale con un tenore di fosforo totale medio di 0.1 mg/l. Questo valore, tra i più bassi della Svizzera, contribuirà a raggiungere in futuro l’obiettivo di risanamento delle acque del lago di Lugano, posto a 30 μg/l di fosforo.
Oltre a ciò, all’uscita dell’IDA è installato un impianto di igenizzazione che nel periodo estivo evita possibili effetti negativi sugli impianti di balneazione posti a valle dello scarico.
L’intero comparto di trattamento fanghi e valorizzazione del biogas, recentemente rinnovato con un investimento di ca.15 Mio. di franchi, prevede un preispessimento, una digestione mesofila e una disidratazione dei fanghi. Il biogas prodotto è trasformato in energia eletrica e calorica tramite un cogeneratore gestito dalle Aziende Industriali di Lugano (AIL).
Nel prossimo futuro si intravvedono almeno due grandi temi su cui il Consorzio dovrà investire le proprie risorse. Il primo riguarda l’ammodernamento del trattamento delle acque con l’aggiunta del processo per l’abbattimento dei microinquinanti, per il quale si prevedono investimenti per ca. 40 Mio. di franchi. Il secondo tema riguarda l’adeguamento della rete di canalizzazioni che, seguendo le indicazioni e le misure contenute nel Piano Generale di Smaltimento delle acque consortile (PGSc) appena concluso, permetterà di riportare allo stato della tecnica le varie infrastrutture e manufatti presenti sul territorio servito dal CDALED.
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