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21. ottobre 2024

Testo originale tradotto in tedesco in modo automatico


Rapporto sull'acqua dell'AEA

Resilienza e pesticidi: le sfide per le acque europee

L'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) dipinge un quadro desolante nel suo rapporto sullo stato delle acque pubblicato a metà ottobre. Gli obiettivi fissati 24 anni fa nella Direttiva quadro sulle acque dell'UE per il 2015 non sono stati raggiunti. A differenza delle acque superficiali, le acque sotterranee si trovano in una posizione leggermente migliore. Tuttavia, le sfide future per l'approvvigionamento idrico sono grandi.

Secondo l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA), nel rapporto «Europe's state of water 2024: the need for improved water resilience» (Lo stato dell'acqua in Europa nel 2024: la necessità di migliorare la resilienza idrica), le forniture idriche in Europa sono sottoposte a notevoli pressioni e pongono sfide importanti per la sicurezza dell'approvvigionamento, ora e in futuro. Il rapporto individua tre sfide generali: 1. proteggere e ripristinare gli ecosistemi acquatici 2. raggiungere l'ambizione di inquinamento zero e 3. adattarsi allo stress idrico, alla siccità e ai rischi di alluvione. I dati del rapporto si basano sulle comunicazioni di 19 Stati membri all'Agenzia europea dell'ambiente.

Stress idrico e inondazioni

Secondo i dati compilati dall'AEA, il 20% del territorio europeo e il 30% della sua popolazione sono colpiti da stress idrico. Questa percentuale potrebbe aumentare in futuro a causa dei cambiamenti climatici. Questo vale anche per il rischio di inondazioni. L'AEA è quindi convinta che una gestione del rischio di alluvioni sostenibile ed economicamente accessibile diventerà sempre più importante in Europa.

Acque superficiali inquinate da sostanze chimiche

Nel 2015 è scaduto il termine fissato dalla Direttiva Quadro sulle Acque (DQA) per raggiungere un buono stato dei fiumi, dei laghi, delle acque di transizione, delle acque costiere e delle acque sotterranee europee. Gli obiettivi non sono stati raggiunti e dal 2010 i miglioramenti sono stati scarsi. Nel 2021, solo il 37% dei corpi idrici superficiali europei ha raggiunto uno stato ecologico buono o molto buono. Secondo il rapporto, solo il 29% raggiungerà un buono stato chimico.

Le acque europee continuano a essere inquinate da sostanze chimiche, scrive l'AEA, soprattutto a causa dell'inquinamento atmosferico dovuto alla produzione di energia elettrica a carbone e dell'inquinamento diffuso dall'agricoltura. Il mancato miglioramento dello stato chimico può essere in parte attribuito a inquinanti persistenti come il mercurio e i ritardanti di fiamma bromurati. Se non si tenesse conto di questi inquinanti persistenti, l'80% (invece del 29%) delle acque superficiali raggiungerebbe un buono stato chimico.

La maggior parte degli habitat e delle specie acquatiche protette nell'UE è valutata con uno stato di conservazione scarso o molto scarso. Le relazioni dei singoli Paesi indicano che lo stato di alcune piante acquatiche è migliorato, ma ciò ha raramente portato a un buono stato ecologico generale.

Acque sotterranee in buono stato quantitativo

Le acque sotterranee forniscono due terzi dell'acqua potabile dell'UE e sostengono ecosistemi come le zone umide e i fiumi. Gli Stati membri dell'UE riferiscono che il 77% dei corpi idrici sotterranei è in buono stato chimico. I principali inquinanti che causano il deterioramento sono i nitrati e i pesticidi. Il 91% delle acque sotterranee risulta essere in buono stato quantitativo.

La maggior parte della pressione proviene dall'agricoltura

Gli Stati membri hanno riferito che la maggior pressione sulle acque superficiali e sotterranee proviene dall'agricoltura, a causa dell'uso dell'acqua e dell'inquinamento dovuto all'uso intensivo di nutrienti e pesticidi.

Migliore gestione dell'acqua, migliore resilienza

C'è un'urgente necessità di agire per migliorare la resilienza delle acque europee, scrive l'AEA. Ciò è dovuto in parte al fatto che le pratiche di gestione delle acque in Europa non sono sufficientemente adattate ai cambiamenti climatici. Il rapporto afferma che informazioni aggiornate e tempestive sulla quantità e la qualità dell'acqua sono fondamentali per la capacità dell'Europa di gestire l'acqua. È inoltre necessaria una base di conoscenze più solida per consentire un'allocazione più equa e sostenibile dell'acqua tra usi concorrenti, compreso l'ambiente.

La tariffazione dell'acqua come possibile strumento per il risparmio idrico

Sebbene la riduzione del consumo idrico e il miglioramento dell'efficienza idrica siano fondamentali per affrontare lo stress idrico, la tariffazione dell'acqua può anche essere un importante motore per la riduzione del consumo idrico e il miglioramento dell'efficienza, fornendo al contempo un meccanismo per finanziare gli investimenti idrici. L'AEA ritiene che la definizione di obiettivi incentrati sul risparmio idrico o sulla riduzione della domanda possa stimolare l'azione e facilitare il monitoraggio dei progressi verso una maggiore resilienza idrica.

Scaricare il rapporto

Lo stato dell'acqua in Europa 2024: la necessità di migliorare la resilienza idrica (Agenzia Europea dell'Ambiente EEA)

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