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21. maggio 2024

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Fornitura di energia per gli edifici

Colmare i carichi di corrente di picco con l'idrogeno

Le fredde giornate invernali fanno aumentare il consumo di elettricità nel settore edilizio, soprattutto quando si utilizzano pompe di calore per il riscaldamento. Il progetto «H₂ districts», sostenuto dall'Ufficio federale dell'energia (UFE), sta studiando il potenziale delle celle a combustibile negli edifici per alleggerire la rete elettrica nei giorni più freddi dell'anno. Una prima applicazione pratica del concetto presso l'Empa fornirà i dati di base.

Gli impianti di riscaldamento degli edifici causano attualmente circa un quarto delle emissioni di CO della Svizzera. Tuttavia, il previsto utilizzo su larga scala di pompe di calore alimentate elettricamente fa prevedere che nei giorni più freddi dell'anno la domanda di elettricità per il funzionamento delle pompe di calore aumenterà notevolmente. Oltre all'espansione della capacità di produzione di energia elettrica, questo picco di carico richiederà anche una massiccia espansione delle reti di distribuzione. Secondo un comunicato stampa dell'Empa, l'uso di idrogeno e celle a combustibile negli edifici potrebbe alleviare questo problema: In una situazione di scarsa alimentazione, una cella a combustibile stazionaria potrebbe essere utilizzata per produrre elettricità, che potrebbe poi essere utilizzata per far funzionare la pompa di calore. Inoltre, il calore di scarto della cella a combustibile potrebbe essere utilizzato per riscaldare l'edificio. Questa idea deve ora essere testata nella pratica.

Impianto reale dell'Empa

Nel quadro del consorzio SWEET-PATHFNDR e insieme al Gruppo Hälg, al Gruppo Osterwalder e a H2 Energy AG, i ricercatori dell'Empa vogliono esplorare il potenziale di questo concetto. Nell'ambito del progetto «H2 districts», finanziato dall'Ufficio federale dell'energia (UFE), vengono sviluppati i principi operativi e un modello di simulazione per la progettazione e il funzionamento di tale fornitura di picchi di carico. «Realizzeremo un impianto reale nel campus dell'Empa a Dübendorf come parte delle due piattaforme di ricerca NEST e move e convalideremo i parametri per un funzionamento rispettoso della rete e il potenziale di risparmio di CO», spiega Philipp Heer, responsabile dell'«Energy Hub» e vicedirettore del dipartimento di ricerca «Sistemi energetici urbani» dell'Empa. Il progetto è iniziato nell'ottobre 2023 e dovrebbe concludersi nel settembre 2025 dopo una durata prevista di due anni.

Altre informazioni:

All'intero comunicato stampa dell'Empa

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