Le tre convenzioni internazionali regolano i divieti globali sugli inquinanti organici persistenti (Convenzione di Stoccolma), gli obblighi di informazione per il commercio transfrontaliero di sostanze chimiche pericolose (Convenzione di Rotterdam) e l’esportazione di rifiuti pericolosi (Convenzione di Basilea). I membri delle tre convenzioni si riuniranno a Ginevra dal 1° al 12 maggio 2023.
La delegazione svizzera e altri Paesi si impegneranno per un rafforzamento della Convenzione di Rotterdam. In futuro, i prodotti chimici pericolosi dovranno essere soggetti all’obbligo di notifica anche senza l’accordo di tutte le Parti. Negli ultimi anni, non è stato possibile inserire nella Convenzione numerose sostanze pericolose quali il carbosulfan, l’amianto crisotilo, il fentione e il paraquat, poiché alcuni Paesi hanno impedito una decisione unanime.
In futuro, in assenza di consenso, i prodotti chimici saranno inclusi in un nuovo allegato della convenzione se la maggioranza degli Stati contraenti sarà favorevole. Il Paese importatore sarà quindi più protetto: le sostanze elencate nel nuovo allegato possono infatti essere importate solo con la sua autorizzazione. Questa procedura rafforza l’efficacia della convenzione.
In totale, cinque sostanze saranno inserite nella Convenzione di Rotterdam o nella Convenzione di Stoccolma.
Nella Convenzione di Rotterdam saranno inserite due sostanze utilizzate nei prodotti fitosanitari: i principi attivi iprodione e terbufos impiegati contro le infestazioni fungine e i parassiti. Entrambe le sostanze non sono più autorizzate in Svizzera per l’utilizzo nei prodotti fitosanitari. In futuro sarebbe pertanto possibile esportare questi pesticidi solo previa autorizzazione del Paese destinatario.
Nall’ambito della Convenzione di Stoccolma la Svizzera si impegnerà per l’inserimento delle tre sostanze UV-328, Dechlorane plus e metossicloro nell’elenco delle sostanze da eliminare a livello globale. Gli additivi plastici UV-328 e Dechlorane plus non sono utilizzati in Svizzera, mentre il metossicloro non è autorizzato nel nostro Paese quale principio attivo per i prodotti fitosanitari.
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