Dal 1° aprile 2024 sarà eliminato il il contributo di base ancora esistente per gli impianti fotovoltaici con una potenza fino a 5 kW. Inoltre il contributo legato alla potenza per gli impianti integrati, annessi e isolati con una potenza inferiore a 30 kW nonché per gli impianti annessi e isolati con una potenza a partire da 100 kW sarà ridotto di 20 franchi. Di conseguenza, la rimunerazione totale per gli impianti più piccoli e più costosi diminuisce in misura proporzionalmente maggiore rispetto agli impianti più grandi. Ciò incentiva la costruzione di impianti più grandi che sfruttano per quanto possibile l’intera superficie del tetto adatta alla produzione di energia elettrica.
Nel caso dei contributi d'investimento per progetti idroelettrici, viene precisata la disposizione relativa al controllo della redditività .
I gestori di rete sono tenuti a ritirare e rimunerare in modo adeguato l’elettricità generata a partire da energie rinnovabili che viene loro offerta nel loro comprensorio (art. 15 cpv. 1 lett. a LEne). Tuttavia, in linea di principio il produttore può cedere la propria elettricità anche a terzi. L’obbligo di ritiro e di rimunerazione per il gestore di rete locale non viene però a cadere. Se il produttore vuole tornare al suo consueto gestore di rete, quest'ultimo deve quindi ritirare e rimunerare nuovamente l'elettricità . Finora non esistevano disposizioni di legge in merito ai termini per tali cambi, che avvengono con sempre maggiore frequenza. L'OEne stabilirà ora che in futuro tali cambi dovranno essere comunicati al gestore di rete con un mese di anticipo.
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) sono sempre più utilizzate per sorvegliare e gestire le reti di approvvigionamento energetico. Esse, da un lato, contribuiscono all'ottimizzazione, dall'altro, sono però un bersaglio per la cibercriminalità . La Strategia nazionale per la protezione della Svizzera contro i ciber-rischi (NCS) prevede lo sviluppo e l'introduzione di standard minimi TIC facoltativi. Su questa base, il settore ha sviluppato standard per la cibersicurezza nel sistema di approvvigionamento del gas. Tuttavia, questi standard sono essenzialmente facoltativi e non sono ancora applicati in modo sistematico. La revisione dell'OSITC disciplina nello specifico l’obbligo di protezione dalle ciberminacce e stabilisce una procedura per l’elaborazione delle misure necessarie a tal fine. Le nuove prescrizioni si applicano a tutti gli esercenti, ovvero anche a quelli che operano infrastrutture con una pressione pari o inferiore a 5 bar, anche se devono essere definiti diversi profili di protezione a seconda del tipo di impresa. L'OSITC attribuisce agli esercenti il compito di rivedere o riformulare gli standard di settore in modo mirato e con la partecipazione dell’Ufficio federale dell’energia (UFE). L’UFE assicura il coordinamento con i servizi competenti dell’Amministrazione federale centrale, ovvero l'Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del Paese (UFAE), l'Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP), il Centro nazionale per la cibersicurezza (NCSC) e l’Ispettorato federale degli oleo- e gasdotti (IFO).
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Con la messa fuori servizio di una centrale nucleare e durante la sua disattivazione, il potenziale di pericolo si riduce in maniera continuativa. A partire dal momento in cui presso l’impianto non sono più presenti elementi di combustibile, il potenziale di pericolo è simile a quello dei reattori di ricerca, ma la legislazione vigente sulla responsabilità civile in materia di energia nucleare non ne tiene conto. L’esercente di una centrale nucleare in fase di disattivazione deve quindi continuare a sottoscrivere una copertura per 1,2 miliardi di euro fino al momento del declassamento dell’impianto. Con la revisione dell'ORCN, la copertura per gli impianti nucleari in fase di disattivazione sarà ridotta a 70 milioni di euro (analogamente agli impianti di ricerca) a partire dal momento in cui non vi sono più elementi di combustibile. In un secondo momento, tali impianti potranno essere esclusi, su richiesta, dal campo d’applicazione della Convenzione di Parigi e della legge federale sulla responsabilità civile in materia nucleare (LRCN).
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