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18. agosto 2022

Energia

Sicurezza dell’approvvigionamento in inverno

Nella sua seduta del 17 agosto 2022 il Consiglio federale ha deciso che il DATEC e il DEFR possono avviare trattative in vista della stipula di un contratto per l’impiego di centrali elettriche di riserva, destinate a completare la riserva di energia idroelettrica già verso la fine del prossimo inverno, così da permettere di fronteggiare situazioni di penuria eccezionali. La potenza complessiva di queste centrali di riserva supererà i 300 MW e il loro esercizio sarà disciplinato in un’ordinanza che entrerà in vigore al più tardi a metà febbraio 2023. Si stanno inoltre preparando le trattative in vista dell’impiego degli attuali generatori di emergenza come centrali elettriche di riserva e il temporaneo aumento del livello di tensione degli elettrodotti di Bickigen-Chippis e Bassecourt-Mühleberg.

Nel suo «Konzept für Gaskraftwerke zur Abdeckung von Spitzenlasten» (Concezione per centrali a gas destinate a compensare i picchi di carico, disponibile in tedesco), la Commissione federale dell’energia elettrica (ElCom) aveva raccomandato di costruire entro il 2025 due o tre centrali a gas, con una potenza complessiva fino a 1000 Megawatt, per integrare la riserva di energia idroelettrica. Vista la minaccia di una penuria di energia nel prossimo inverno, il DATEC ha esaminato in modo approfondito la possibilità di mettere in esercizio dette centrali elettriche di riserva già verso la fine del prossimo inverno, nei mesi di febbraio - marzo. Le centrali verrebbero attivate soltanto in presenza di situazioni eccezionali e in modo coordinato con la riserva di energia idroelettrica, qualora temporaneamente il mercato elettrico non sia più in grado di coprire la domanda.

A questo riguardo il DATEC ha svolto un’ampia indagine presso i Cantoni e numerosi gestori di centrali. La condizione preliminare è che, vista l’incertezza sul fronte dell’approvvigionamento di gas, questi impianti possano funzionare anche con olio combustibile (impianti bicombustibili). Uno dei vantaggi di queste centrali di riserva è costituito dal fatto che, diversamente dalla riserva di energia idroelettrica, immettono energia supplementare nel sistema, contribuendo così a ridurre i costi e i rischi della riserva di energia idroelettrica.

Centrali elettriche destinate a far fronte ai picchi di carico nell’inverno 2022/23

Dagli accertamenti eseguiti dal DATEC è emerso che sarebbe disponibile un potenziale complessivo di oltre 300 MW di potenza da impiegare a fine inverno. Detta potenza corrisponde all’80 per cento circa di quella della centrale nucleare di Mühleberg (375 MW), nel frattempo disattivata. Il Consiglio federale ha deciso che, in vista della stipula di un contratto, il DATEC e il DEFR sono autorizzati ad avviare trattative con i fornitori. Per finanziare quest’operazione verranno chiesti al Parlamento i necessari crediti aggiuntivi e d’impegno.

In un primo tempo le centrali elettriche di riserva saranno disciplinate tramite un’ordinanza (sulla base dell’art. 9 della legge sull’approvvigionamento elettrico e dell’art. 5 cpv. 4 della legge sull’approvvigionamento del Paese). L’ordinanza entrerà in vigore al più tardi a metà febbraio 2023, per poi essere sostituita in un secondo tempo da prescrizioni legali. Nella legge saranno disciplinati la modalità stand-by, l’indennità da corrispondere ai gestori, le competenze e il ricorso alla riserva di energia in caso di bisogno. Bisognerà ad esempio definire quando ricorrere a quale riserva (riserva idroelettrica o centrali elettriche di riserva).

Generatori di emergenza

In Svizzera vi sono circa 300 generatori di emergenza con una potenza complessiva di 280 MW circa, impiegati da Swissgrid per le prestazioni di servizio relative al sistema. La Confederazione sta valutando se è possibile utilizzarli come centrali elettriche di riserva. La questione è complessa: i proprietari dovrebbero acconsentire all’impiego dei generatori come centrali di riserva. Inoltre andrebbero ancora chiariti alcuni aspetti inerenti alla logistica (ricorso alla riserva, acquisto del combustibile, indennità). Si tratta di questioni che ora verranno approfondite ulteriormente.

Protezione dell’aria e rumore

Per l’esercizio delle centrali elettriche di riserva e, all’occorrenza, dei generatori di emergenza, tra febbraio e maggio 2023 dovranno essere temporaneamente innalzati i valori limite dell’ordinanza contro l’inquinamento atmosferico e, eventualmente, dell’ordinanza contro l’inquinamento fonico. Ciò è necessario qualora, in presenza di una situazione critica sul fronte dell’approvvigionamento elettrico, tali impianti debbano restare in esercizio per più di 50 ore all’anno. Attualmente si sta preparando l’adeguamento di queste ordinanze. Con una modifica dell’ordinanza sul CO2 si vuole inoltre garantire che, grazie al sistema di scambio delle emissioni, l’esercizio delle centrali di riserva sia neutro sotto il profilo climatico.

Aumento delle capacitĂ  della rete di trasporto

Le situazioni di penuria nella rete di trasporto possono essere mitigate con l’aumento della tensione d’esercizio di importanti elettrodotti. Il Consiglio federale ha incaricato il DATEC, in collaborazione con il DEFR, di presentare entro fine settembre 2022 una proposta di aumento da 220 kV a 380 kV del livello di tensione dei due elettrodotti di Bickigen-Chippis (linea della Gemmi) e Bassecourt-Mühleberg, nel caso di una minaccia imminente di penuria tra gennaio e aprile 2023, e una proposta di esercizio test della linea elettrica della Gemmi nel dicembre 2022.

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