Le sostanze chimiche e i rifiuti pericolosi possono comportare rischi per le persone, l’ambiente e il clima. A livello mondiale la loro gestione è disciplinata da tre convenzioni: la Convenzione di Stoccolma (inquinanti organici persistenti), la Convenzione di Rotterdam (prodotti chimici pericolosi e pesticidi) e la Convenzione di Basilea (rifiuti pericolosi). Gli Stati contraenti di queste tre convenzioni tengono congiuntamente le proprie conferenze dal 2013. La consigliera federale Simonetta Sommaruga aprirà le conferenze di quest’anno, le quali si terranno dal 6 al 17 giugno 2022 a Ginevra. L'incontro ministeriale avrà luogo il 1° giugno 2022 a Stoccolma, in Svezia, in concomitanza con la conferenza per l’ambiente Stockholm+50.
Il 25 maggio 2022 il Consiglio federale ha approvato il mandato della delegazione svizzera per queste Conferenze delle Parti. Per le conferenze e i relativi contatti, ha conferito il titolo di Segretaria di Stato a Katrin Schneeberger, direttrice dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM).
Alla Conferenza delle Parti della Convenzione di Stoccolma verrà deciso se l’acido perfluoroesano sulfonico (PFHxS), i suoi sali e precursori debbano essere inclusi nell’allegato A della Convenzione e pertanto eliminati a livello mondiale. Così come altre sostanze perfluoroalchiliche (PFOS e PFOA) già regolate dalla Convenzione di Stoccolma, anche il PFHxS rimane molto a lungo nell’ambiente e può accumularsi negli animali e nell'uomo. Tra gli usi più noti di queste sostanze ci sono ad esempio i rivestimenti di tappeti, carta, pelle e tessuti resistenti all’acqua, allo sporco e all’olio. Tuttavia, non è noto un loro impiego in Svizzera. Il Consiglio federale ha già stabilito un divieto generalizzato del PFHxS, dei suoi sali e precursori, il quale entrerà in vigore il 1° ottobre 2022. La delegazione svizzera sostiene gli sforzi per l’eliminazione di questa sostanza.
La Svizzera e il Ghana propongono di introdurre nella Convenzione di Basilea un obbligo di notifica anche per l’esportazione di rifiuti elettronici classificati come non pericolosi. Infatti, anche i rottami elettronici non pericolosi, se non smaltiti in modo ecocompatibile e conforme allo stato della tecnica, possono inquinare il suolo, le acque e l’aria. Con questa proposta è possibile garantire che tutti i rottami elettronici esportati giungano esclusivamente negli impianti di recupero in cui i rifiuti elettronici vengono trattati in modo adeguato. Inoltre, saranno adattati i processi di smaltimento e riciclaggio descritti nella Convenzione.
Nella Convenzione di Rotterdam saranno infine inclusi due prodotti chimici industriali, ovvero il decabromodifeniletere e l’acido perfluoroottanoico, il che comporta un controllo più approfondito del loro commercio. In Svizzera, la produzione, la messa in commercio e l’utilizzo di questi due prodotti chimici sono vietati.
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