Piattaforma per acqua, gas e calore
News
10. dicembre 2014

Studio (Politecnico federale di Losanna, EPFL)

Le microplastiche per ora non costituisce una minaccia per l’acqua potabile

Il Politecnico federale di Losanna (EPFL) ha allestito uno primo studio sulla presenza di minuscole particelle di plastica, dette microplastiche, nei corpi d'acqua svizzeri.

Lo studio è stato commissionato dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), che ha comunicato i risultati. Nella maggior parte dei campioni è stata riscontrata la presenza di microplastiche in concentrazioni comparabili per ordine di grandezza ad altri studi. Il pregiudizio arrecato dalle microplastiche alle acque svizzere è stato attualmente reputato dai ricercatori relativamente basso.

Il pericolo che le microplastiche finiscano nell'acqua potabile, tramite le acque sotterranee o lacustri, è considerato ridotto. Per questa valutazione l'UFAM si basa su un rapporto interno del 2014 redatto dall'azienda dell'acqua potabile di Zurigo. Ciò è motivato dal fatto che le microplastiche sono eliminate dall'acqua potabile tramite filtrazione durante il suo trattamento. Sebbene non sia stato citato o analizzato, si può presupporre che la filtrazione naturale abbia lo stesso effetto depurativo. Anche se ci fosse comunque della plastica nell'acqua, l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) riferisce nella sua presa di posizione che il pericolo per la salute è basso. Questo perché le piccole quantità di microplastiche assunte per via orale sono espulse dall'organismo nel tratto gastrointestinale e non si accumulano. Questo corrisponde anche alla valutazione dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare. Secondo quest'Autorità, i polimeri dell'ordine di grandezza delle microplastiche (> 1000 Dalton) non sono rilevanti dal punto di vista tossicologico.

I ricercatori losannesi hanno trovato in 27 campioni d'acqua in media circa 0.1 particelle di microplastiche per metro quadrato di superficie lacuale. 7 campioni di acqua sono risultati esenti da microplastiche. I valori di alcuni singoli campioni variano da lago a lago e anche all'interno degli stessi, ciò indica che vi sono delle differenze di inquinamento tra zone vicine e lontane dalle rive e che vi sono forti variazioni di apporto nel tempo. La densità della popolazione nel bacino imbrifero non ha alcun influsso sul grado di inquinamento. In 33 campioni di sabbia, prelevata fino a 5 cm di profondità, il valore medio riscontrato è stato di circa 1000 particelle di microplastiche per metro quadrato. 12 campioni erano esenti da microplastiche.

Dato che i ricercatori losannesi hanno utilizzato un setaccio dalle maglie di 0.3 mm, non si sono potuti esprimere sulla concentrazione di microplastiche ancora piĂą fini nelle acque.

La SSIGA ritiene che questo studio sia un passo importante per una migliore comprensione della diffusione di microplastiche. Essa non evidenzia al momento attuale alcuna minaccia per l'acqua potabile dovuta alle microplastiche, a patto che lo stato della tecnica sia mantenuto. La societĂ  seguirĂ  il tema e vede di buon occhio ulteriori ricerche in questo ambito.

Kommentar erfassen

Kommentare (0)

e-Paper

Con l'abbonamento online, leggere il «AQUA & GAS» E-paper sul computer, sul telefono e sul tablet.

Con l'abbonamento online, leggere il «Riflessi»-E-paper sul computer, sul telefono e sul tablet.