Piattaforma per acqua, gas e calore
News
01. novembre 2024

Carenza di gas

Nessun contributo federale per gli impianti bicombustibili

La Confederazione non sovvenzionerà gli impianti bicombustibili. Lo ha deciso il Consiglio federale nella riunione del 30 ottobre 2024. Questi impianti, che al delinearsi di una situazione di scarsità possono essere commutati dal gas all’olio da riscaldamento, aiutano a ridurre il consumo di gas a corto termine. Secondo il Consiglio federale, spetta tuttavia alle aziende decidere se impiegarli.

La Svizzera non dispone né di giacimenti di gas naturale né di grandi capacità di stoccaggio. L'intero consumo di gas deve quindi essere coperto dalle importazioni. Al delinearsi di una situazione di scarsità, gli impianti bicombustibili possono contribuire a ridurre questo consumo. L'industria utilizza questi sistemi bicombustibili per produrre calore per gli edifici ed energia di processo. Normalmente funzionano a gas, ma possono anche passare all'olio combustibile.

Da anni la percentuale degli impianti bicombustibili è in calo e attualmente rappresenta il 16 per cento dell'intero consumo di gas. Vent'anni fa era ancora del 40 per cento. Nel 2023 l'Esecutivo ha pertanto incaricato il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) di esaminare la possibilità di sovvenzionare questi sistemi a doppia alimentazione in virtù della legge sull'approvvigionamento economico del Paese (LAP).

Nessun contributo federale

Dai sondaggi sull'utilizzo di questi impianti è emerso che la commutazione da un'alimentazione all'altra avviene spesso per motivi di prezzo. I sistemi a doppia alimentazione contribuiscono quindi solo in misura limitata a far fronte alle situazioni di scarsità. Spetta in primo luogo alle aziende decidere se impiegarli nel quadro della loro gestione della continuità operativa (BCM). In presenza di limitate capacità logistiche, il passaggio all'olio combustibile rappresenta un altro serio problema in quanto è necessaria una quantità di olio da riscaldamento ben maggiore del solito. Infine, sovvenzionare questo tipo di impianti sarebbe incompatibile con l'obiettivo climatico del saldo netto pari a zero entro il 2050.

Per volontĂ  del Consiglio federale, la Confederazione non verserĂ  quindi alcun contributo agli impianti bicombustibili. Un tale sovvenzionamento rischierebbe anche di generare degli effetti inerziali. Infine, non esiste una base giuridica per una promozione finanziaria attraverso il fondo di garanzia per il finanziamento delle scorte obbligatorie di olio da riscaldamento costituite a titolo suppletivo.

La commutazione degli impianti bicombustibili continuerà tuttavia a essere supportata mediante scorte obbligatorie di olio da riscaldamento costituite a titolo suppletivo. L'olio extra leggero tenuto in scorta a tal fine è in grado di coprire il fabbisogno di 4,5 mesi. Liberando queste scorte obbligatorie, La Confederazione è in grado di sostenere la commutazione dei sistemi a doppia alimentazione in una situazione di scarsità di approvvigionamento.

Kommentar erfassen

Kommentare (0)

e-Paper

Con l'abbonamento online, leggere il «AQUA & GAS» E-paper sul computer, sul telefono e sul tablet.

Con l'abbonamento online, leggere il «Riflessi»-E-paper sul computer, sul telefono e sul tablet.